lunedì 9 aprile 2007

Meta-felicità


Capita a volte che la rabbia è così tanta da non trovare le parole adatte per esprimerla, e questa è una santa cosa. Ma quanto è fastidioso quando succede la stessa cosa se sei felice?
Apri gli occhi e qualcosa ti convince che sarà una buona giornata.
E’ una di quelle mattine in cui l’umore è così ben disposto da farti sentire bellissimo anche se lo specchio è pronto a confutare le tue convinzioni.
Ti godi il tepore delle coperte qualche secondo, stirando tutti i gruppi muscolari che uno sbadiglio riesce a coinvolgere.
Sollevi lenzuola e piumone con un rapido gesto e, ricorrendo al tuo siciliano, pensi: “Chi sugnu …, chi sugnu … "
Già "Chi sugnu?"
Ti ritrovi allora a cercare nel tuo dialetto un termine che renda giustizia a questo genere di euforia. Escludiamo il “prio” perché quello nasce da un evento soddisfacente, in genere accaduto ai danni di uno che non ti fa troppa simpatia. No non va bene.
Si avvicina un po’ il participio arricriato, ma pur implicando soddisfazione , non rende ancora.
Servirebbe un aggettivo che all’idea del compiacimento, associ la soddisfazione del babbìo e del sivo, del voler bene stranamente a tutto e a tutti .
Ho cercato … non c’è!
Ho pensato allora di trovare rifugio in quella che Fosco Maraini, il papà del Lonfo chiama Metasemantica.
Inventare parole nuove giocando con i suoni, è una cosa che spesso faccio e che mi diverte da morire.
C’è persino chi in rete ha creato un generatore di meta-termini.
Lo uso.
Ecco il responso: Oggi sugnu … BELDURO.
Non male come termine, devo dire che spiega anche soddisfazioni mattutine molto più intime …


Colonna sonora: Poursuite (Goran Bregovic)

3 commenti:

SCRI...... ha detto...

Ma buongiorno, big bambù!!!

Anonimo ha detto...

O_o Secondo me è la prostata.

Bulgakov ha detto...

Scri mi sa che il prossimo WOZ lo facciamo in Senegal
Spiff al cospetto di "certe" soffisfazioni mai porsi domande sulla causa.