venerdì 6 aprile 2007

Pulizie di Pasqua




Dato che oggi è il Venerdì Santo mi hanno suggerito di chiudere il blog: “Altro che muddiki oggi si sta a digiuno”.
Effettivamente è vero, esistono degli appuntamenti, ai quali bisogna arrivare spiritualmente preparati e per essere preparati occorre fare una manutenzione dello spirito.
E’ un po’ come controllare acqua ed olio ogni tot di Km. Direi che equivale a portare l’anima dal Meccanico (quello con la “M” maiuscola, quello che se vuole aggiusta tutto) per fare revisione e tagliando.
Ed il Venerdì Santo è la preparazione alla revisione, quella in cui porti l’anima all’autolavaggio per farle dare una pulita. Mica ci possiamo presentare così ingrasciati? Un minimo di decoro!
Ed allora scatta il digiuno, come se la purificazione dell’anima possa in qualche modo avvenire attraverso la cura del colon.
Ora il Venerdì Santo effettivamente è una di quelle ricorrenze in cui il Sacro si vela di peculiarità tipicamente profane.
Anche se di mattina c’è un sole che spacca le pietre “Pioverà!”.
I pastori tagliano le code agli agnelli “perché il Venerdì Santo hanno meno sangue”.
In alcuni paesi il Venerdì Santo si deve mantenere il silenzio, nemmeno le campane possono suonare perché “u vènniri non si canta canzùni, ca si pensa a la motti e a la passiùni”.
E allora visto che non ho ascoltato il consiglio sfrutto questo post per darmi una ripulita riconoscendo qualche peccato:

- Rido troppo e troppo spesso ultimamente, non so se è un peccato, ma in genere ogni cosa che dà piacere è considerata seme del diavolo, e a me piace da morire ridere. Devo ammettere di avere trovato anche diversi complici, dei Lucignolo che con estrema facilità mi spingono verso la perdizione umoristica, ma in fondo diventare ciuco non è una cosa che mi spaventa più di tanto.

- Lo ammetto se non mi do una regolata con arancine e panelle anche io finirò nel terzo cerchio dell’Inferno:


Grandine grossa, acqua tinta e neve
per l'aere tenebroso si riversa;
pute la terra che questo riceve.

Cerbero, fiera crudele e diversa,
con tre gole caninamente latra
sovra la gente che quivi è sommersa.

Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra,

e 'l ventre largo, e unghiate le mani;
graffia li spirti ed iscoia ed isquatra.


Non so a voi ma a me non suona mica tanto bene.

- Credo di essere sentimentalmente prodigo, ma siccome all’Inferno finiscono sia i prodighi che gli avari, se devo arrostire nell’eterno barbecue preferisco farlo con orgoglio.

Colonna sonora: I want to be ready (Ben Harper)

2 commenti:

SCRI...... ha detto...

Mea culpa. Oggi ho detto che l'autore di un post meritava, per forma e contenuto del pezzo, di essere lapidata nella pubblica piazza!
Per espiare mi accollerò la lettura del suoi prossimi 10 post!

Bulgakov ha detto...

Passi l'espiazione, vada pure per la penitenza ... ma la tortura no dai