lunedì 17 maggio 2010

Aluja



Il ragazzino ascolta gli A-ha, giocando col volume del suo i-pod nuovo color metallo.
Neanche un graffio sul gioiellino da 8 giga.
Nel suo sorriso c’é la consapevolezza di chi sta vivendo un anacronismo.
Sorseggia la sua spremuta di arance straniere, filtrata maldestramente, mentre nelle orecchie ronza ancora l’invito melenso: “Take on me!”
La cameriera del bar posa davanti a lui un toast con mozzarella e burro, senza neanche regalargli uno sguardo.
Gli sguardi non fanno parte del servizio, il conto però sì.
Lo lascia sopra un posacenere, sepolto da tre caramelle al caffè.
Qualche goccia di aranciata brilla sul toast un po’ troppo bruciato.
Rugiada d’ambra su basalto nero.
Il ragazzo alza per un secondo lo sguardo e dà un morso al toast: l’ultimo.
Apre per la prima volta una moleskine dalla copertina gialla, privandola di una striscia di carta con sopra stampato il ritratto di Van Gogh.
Prende una bic dalla tasca, toglie il tappo e lo mette tra indice, medio ed anulare.
Con un colpo secco sul tavolo, lo decapita della sua appendice da taschino.
Sorride soddisfatto ed inizia a scrivere.
Una trentenne seduta al tavolo vicino lo osserva incuriosita.
Immagina frasi d’amore.
Le stesse frasi idiote che lei 15 anni fa nascondeva nel portafogli Invicta, tra la “santina” di Padre Pio e quella del Sacro Cuore di Gesù.
Il ragazzino ha finito di scrivere.
Strappa la pagina e la piega in quattro.
La mette sul posacenere insieme ad una banconota da cinque euro, si alza e se ne va.
La cameriera raggiunge il tavolo.
Curiosa, apre il biglietto.

“Pessimo toast,
Pessima spremuta,
ma gran bel culo!!!”

Lo ripiega, lo lascia scivolare in tasca e raggiunge la cassa.

Colonna sonora: Take on me (A-ha)

2 commenti:

FFrancesco ha detto...

Ah ah ah! :-D Bentornato, eh.

Bulgakov ha detto...

Bentrovato :)