martedì 26 dicembre 2006

Abracadabra


“ … È una tradizione. Si deve fare”. Quante volte in questi giorni ho sentito questa frase? Per tradizione andiamo alla Messa di Natale a mezzanotte, sfidando l’abbiocco, causato dal cenone del 24 con i parenti; per tradizione si organizza la giocata per l’8 Dicembre; a casa mia per tradizione il 25 Dicembre a pranzo si mangia l’agnello.
In ogni pranzo, in ogni cena, in questo periodo vige la legge dell’espansione. La tavola si espande per accogliere i parenti che l’ultima volta si sono visti a Pasqua. Le portate si espandono perché ai picciriddi la pasta col forno cci piace tanto ed un’altra mezza teglia di sicuro se la mangiano. Le ore a tavola si espandono, perché se resta qualcosa è peccato e poi che fa, anche se abbiamo mangiato cassata e cannoli, una fettina di pandoro per accompagnare lo spumante non ce la dobbiamo mangiare? è tradizione! Ma non l’ultima della serata. Perché, anche se alle 18,00 si è seduti ancora a tavola, con limoncello tra le dita e di fronte zuppiera stracolma di scaccio di noci, pistacchi e noccioline, alle 18:05 scatta la telefonata fatidica degli amici: “Ci vediamo alle 22:15 al cinema per l’ultimo spettacolo. Che fa il film di Natale non lo dobbiamo vedere? è tradizione!”
La scelta quest’anno è caduta su The Prestige , film molto particolare ed accattivante dove magia ed ingegneria si sposano in maniera ossessiva per dare vita ad una delle più suggestive rappresentazioni teatrali: il trucco.
Questa illusoria opera artistica viene infatti paragonata ad un dramma in tre atti:
La promessa, in cui l’illusionista presenta al pubblico qualcosa di ordinario, di così noto a tutti da non poter che sembrare comune e familiare. La svolta, in cui la cosa comune diventa sotto gli occhi del pubblico qualcosa di straordinario. Ed infine il prestigio, l’evento inatteso in cui l’illusionista mostra qualcosa che non si è mai visto prima.
Di fronte casa mia c’è un piccolissimo teatro, una panchina, dove da qualche mese due giovani prestigiatori danno vita alla più grande delle magie. Lui arriva con la sua punto blu, posteggia (e già trovare posto sotto casa mia ha del prodigioso) fa uno squillo col cellulare e dopo pochi minuti lei scende. I due si salutano con un bacio e si siedono sulla panchina verde di legno.
Si alza il sipario!
La promessa: Guardate signori e signore questi due giovani ventenni. Alle 21:30 ogni giovedì sera si incontrano qui su questa normalissima panchina. Prego qualcuno del pubblico si alzi per controllare che si tratta di una semplice panchina di legno zeppa di scritte, eseguite con normalissimi pennarelli da giovanissimi vandali. Prego controllate signori i due giovani sono seduti si guardano negli occhi e si tengono per mano.
La svolta: Sono le 21:50, i due ragazzi si baciano ed accade lo straordinario: “Amore mio ti amo da morire”. “Anche io, mi manchi sempre di più, sei la persona più importante della mia vita!”. Si baciano, guardano l’uno gli occhi lucidi dell’altro, si ribaciano, si salutano lei raggiunge il portone, lui la vede sparire dentro l’ascensore, risale in macchina e torna a casa.
Il prestigio: Ed ora gentile pubblico, come in ogni magia che si rispetti, ciò che è sparito deve riapparire. Guardate in fondo la strada, sono le 22:35 ed ecco riapparire la punto blu. Si ferma sotto il portone, stavolta non posteggia. La nostra giovane prestigiatrice dopo qualche minuto riappare dal portone, sale sulla macchina, che, accesi i fari, sparisce nella notte palermitana.
Applaudite gentili spettatori, avete appena assistito alla magia dell’amore!
Ma … avete capito il trucco? Stavate guardando attentamente? Una sparizione ed una così rapida riapparizione. Siete proprio sicuri che stavate guardando attentamente? So che non si dovrebbe rovinare una magia, ma per stavolta il vostro ingénieur vi svela l’illusione. La Punto è sempre blu. Gli occhi di lei sono gli stessi occhi innamorati di un’ora fa ma … gentili spettatori, provate a guardare la targa dell’auto: diversa! Puff! la colomba non è apparsa dal cilindro, ma era nascosta dentro la manica. Svelato l’inganno!
Dopo il film ho ripensato al pranzo a casa da mio zio. “Zia questo profumo è l’agnello vero?”. “Indovinato, però quest’anno il macellaio mi ha fatto trovare una cosa speciale. Involtino di coscia d’agnello ripieno.”
Ripenso alle due fette profumate nel piatto, un ripieno di carne macinata di vitello, avvolto da pancetta coppata e provola il tutto abbracciato da un sottile e gustoso perimetro di agnello. Aspè un momento. Un sottile e gustoso perimetro di agnello? Una misera striscia d’agnello il 25? Una polpetta di tritato travestita per il pranzo di Natale? Minchia! Stanno mia zia mi truccò l’agnello!


Colonna sonora: Pozzo dei desideri (Daniele Silvestri)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi ti ho linkato. Ancora auguri e mi pare che il riferimento sia a The prestige, uno di quei film che esci dal cinema e pensi: Però! Chi l'avrebbe mai detto. Intrattenimento puro, di altissimo livello

Bulgakov ha detto...

Tantissimi auguri Daniela,spero che sotto l'albero tu abbia trovato almeno un paio delle cose che avevi chiesto. Il film è appunto the Prestige. Semplicemente bello!

Anonimo ha detto...

Bellissimo il post!
Mi è piaciuto tutto....Dalla descrizione delle "tradizioni" ai trucchi e di nuovo al cibo.... geniale! :P
The prestige l'ho visto anche io, in questi giorni, e non mi sono per niente pentita...
Silvestri poi... è un grande! :D
Baciiii

P.S. la cassata l'ho mangiata anche io... è meravigliosa :)

Bulgakov ha detto...

Barbi vuoi farmi arrossire? Ero sicuro che la scelta di Silvestri ti sarebbe piaciuta e per quanto riguarda la cassata non posso che condividere: quella si che è geniale.

SCRI...... ha detto...

Io comincio a scommettere su di voi ... così ... giusto per provarci ... baci!!!! Da cassata nasce cassata e ... una cassata tira l'altra, se ne fanno sempre tante nella vita ... di cassate!!!

Bulgakov ha detto...

Anonymous ma tutte queste cassate non faranno mica male? Sono certo che la scommessa la vuoi pagata in arancine vero?

Anonimo ha detto...

Non è mai consigliabile far giri di Natale presso vecchie zie,ci stanno un attimo a rifilarti il vecchio panettone di chissà quale promozione allegato..alla salute di zia, mi raccomando! è quella la vera magia, come quando in campagna da bambino,un qualche parente inconsapevolmente struggente, ci offriva il suo pesce bucolico:patate bollite mischiate col tonno (in lattina); non gli dicemmo mai che lo avevamo capito, e vista l'età in fondo era un gioco di prestigio perfino quello.
E visto che le coincidenze non ce le dobbiamo mai far mancare, riguardo invece il pesce , quello di mare, ancora oggi ho ricordo di una grigliata nei pressi di una spiaggia infinita, grigio-rosa nei pressi di Capo S.Lorenzo, dopo Villaputzu,Muravera..magari Barbi capisce dove;
Il gioco dei gusti ,tuffi sottolinguali , retrogusto difficile da scordare, come i posti e le persone che c'erano,allora..
Bookends

Bulgakov ha detto...

Il Panettone di cui parli Book è il famosissimo panettone di concorrenza. Le bancarelle a Palermo sono piene di panettoni di marca ad 1 euro, sono quelli che festeggiano il Natale per la terza, quarta volta. In fondo il bello delle cene con parenti o amici è proprio questo: sorridere per i trucchi culinari e gioire per la magia creata dalle persone che si hanno intorno

Anonimo ha detto...

Queste si che sono magie