giovedì 17 maggio 2007

Elle


Mi faceva sempre ridere la faccia di L. , l’amico mio ai tempi del catechismo.
E’ una fortuna avere un faccia così. Che tutti te la guardano e ridono. Una faccia che mette allegria alla gente siddiata.
Certo, magari, quando ti girano le scatole , ti può pure scassare la minchia che tutti ti guardano e si mettono a ridere, ma a me la faccia di L. a volte mi cambiava la giornata.
Ci avevano messo allo stesso banco al catechismo e tra i cianchi che mi faceva fare lui e gli occhi di Maria Grazia, sono arrivato alla prima comunione senza manco sapere bene i comandamenti.
Cioè a scuola tutti distinto e ottimo, arrivavo al catechismo ed ero intolluto preciso.
Pareva che a me il cattolicesimo mi rintronava.
Quando Padre Luigi entrava a scoppo in aula, mi pigliava la pantaciata.
Appena iniziava con “Ora vi faccio una domanda”, mi pareva che mi dovessero prendere a boffe da un momento all’altro.
E appena indicava me, perché gira vota e furrìa finiva sempre che indicava me, quel dito puntato era una specie di timpulata. Subito mi stampavo in faccia l’espressione da “Miiinchia m’incucciò.”

“Senti la faccio a te una bella domanda. Allora noi ci prepariamo alla comunione per diventare servi …?”
“Ehmmm … della gleba?”
“Di Dio!”

Si incazzava Padre Luigi e c’aveva pure ragione. Perché tu, anche se sei parrino, quando senti una fissarìa clamorosa, ci vuole picca a mettere da parte i voti.
Mio padre mi diceva sempre “Ti devi togliere il vizio di dire “Ehmmm”, quando rispondi ad una domanda. Rispondi sicuro che pure se dici una fissarìa e la dici con sicurezza, capace che ci credono.”
A me sta cosa mi è sembrata sempre ragionevole, forse perché mio padre me la diceva con sicurezza.

“Allora chi è che devi amare come te stesso?”
“Ehmmmm … Maria Grazia?”
“Il Prossimo tuo!”

Ma chi cci traseva poi sto prossimo? A me Maria Grazia mi piaceva!
Forse ste’ cose i parrini a furia di portare gonne non le capiscono bene o forse se le scordano, sap’iddu!
Ma come fu come non fu alla Comunione c’eravamo arrivati tutti, nessuno per fortuna viene abbocciato al catechismo.
Tutti bianchi e lindi come tanti angioletti. Pure L. pareva un angelo, botta di sale!
Un angelo che faceva ridere, un angelo che sotto l’aureola era più crasticeddu di me, un angelo che ti fa quasi affogare per le risate mentre per la prima volta ti avvicini alla comunione.
A taliare la foto della prima comunione sembravamo una composizione del Serpotta per quanto eravamo belli e nnoccenti.
Qualche anno dopo L. ci diventò davvero angelo.
Un angelo che mi fece promettere in lacrime: “io non ci acchianerò mai sul motorino!” … un angelo che, sono certo, di tanto in tanto mi fa ridere anche quando c’è picca da ridere!

Colonna sonora: God put a smile upon your face (Coldplay)

3 commenti:

giulietta ha detto...

Sono ormai sicura di trovarcela sempre un'emozione leggendo il tuo blog. Quindi, carissimo Bulgakov, solo grazie.

Anonimo ha detto...

Un'altra bella storia.. :-) ..
Io invece ricordo sempre con piacere il mio primo anno di catechismo fatto da una bellissima giovane suorina, dai capelli biondi che le sfuggivano dal velo, (praticamente Gloria Guida, per chi sa com'era a 20 anni!!!)... Penso che sia stata la mia prima esperienza di scoperta della bellezza femminile, e seguivo le lezioni senza perdermi una parola, ricordo molte cose ancora adesso! Gli anni dopo, con il classico prete al suo posto, non vedevo l'ora di uscire....

Bulgakov ha detto...

Giulietta è uno di quei grazie ai quali non si può rispondere "solo prego" :)
Spiff diciamo che tu sei stato moooolto fortunato al catechismo, evidentemente anche io ricordo bene Gloria Guida a 20 anni. Anche io avevo una maestra di catechismo ricordava molto Anita Ekberg ... tra dieci anni!