domenica 6 gennaio 2008

Perdersi per Palermo


E a volte certe cose te le spiegano i passi.
Sanno tutto i passi… sono furbi loro, perché studiano le cose dal basso.
I passi conoscono la tua città e sanno quando è il momento giusto di farti perdere.
Perché a perdersi per Palermo si corre il rischio di non voler più camminare la strada vecchia.
I passi queste cose le sanno.
Sanno tante cose i passi.
Sanno che una traversa nuova può portarti sulla strada giusta.
Sanno che una piazza può diventare una città ed una panchina una casa.
Sanno ad esempio che alcuni semafori sono più romantici di altri.
Sono i semafori che indugiano sul rosso.
Sono i semafori che ti dicono di aspettare e… mentre aspetti, altri passi aspettano vicino a te.
E allora succede che, aspettando ci si perde lo stesso.
I passi lo sanno che mentre loro in basso aspettano… qualcuno… lassù all’attico… si sta divertendo.

Colonna sonora: Strade inquiete (Otto Ohm)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

e poi, si sa, i passi sanno anche riconoscersi..e farsi sentire..mentre tutto sta in silenzio, in una citta stanca e sonnolenta, che poi, diciamocelo, è piccola piccola, loro alzano la voce per cantare e tenere il ritmo di non si sa bene quale canzone..

"Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica"

Anonimo ha detto...

passi per i passi
ma se mi sorpassi e te la spassi
ti rompo i compassi...

e se poi scappassi?

SCRI...... ha detto...

Io passo!

Bulgakov ha detto...

@Scri... : Passa quando vuoi!
@p.v.: Fidati, se sorpasso rischio il trapasso!
@trinytuccia: Come? non riconosci quel ritmo? ma daaai... parco, vecchietti con girasole giallo, tamburo senegalese... altri indizi?

Anonimo ha detto...

mmm..sono indecisa tra "la canzone della sagra delli stacchioddi" o un'altra...:D

Anonimo ha detto...

siamo all'impasse

dharani ha detto...

Mi ero persa... per questo motivo giungo solo ora a farti gli auguri per un felicissimo 2008! :-D
Lo so, come scusa non regge... ma magari mi perdonerai lo stesso! ;-)

Bulgakov ha detto...

trovata!

Anonimo ha detto...

se tornassi sui miei passi cent'anni campassi.
ma vado avanti, non mi frega un casso se così rendo veloce il trapasso.
Chiedo sveltezza anzi ai miei passi che mi rispondon "di più non posso, non siamo mica come il tuo amplesso,
se tu inciampassi , qui proprio adessso faresti certo figura da fesso "
Hanno ragione, non voglio dileggio lascio che calmi mi faccian passeggio.

GOKU

Bulgakov ha detto...

Non son meglio i passi lenti
dei trapassi un po' violenti
che risultano indolenti?
E se poi l'amplesso è lesto
non risulterà modesto?
se non forse anche molesto?
A tal uopo un pensiero ardito
e pongo la questione alzando il dito:
"Ma non è che ci provi con la Cubito?"