lunedì 3 marzo 2008

Amore folle


Era Maggio se ben ricordo.
Eravamo in viaggio di nozze in Norvegia,
quando spingendoti lì in quel fiordo,
gridai: «Guarda l’amor mio come galleggia!»

Fu poi da tua madre una sera d’estate
che ti urlai, sbattendo la porta,
l’ennesima delle mie bambinate:
«Tesoro mi sa che mamma tua è morta!»

Come eri felice, seduta in poltrona,
vedendo il gomitolo tra le zampe del gatto,
e come ti stupisti da brava padrona
quando te lo servì con patate su un piatto

Ora tremi e sorseggi tè da una tazza.
Parli con lo specchio con voce alterata.
Avevi diciott’anni, che fior di ragazza,

ricordi cosa dicesti tutta eccitata?
«Fammi d’amore diventare pazza».
Vedi, amor mio, che t’ho accontentata?

Colonna sonora: Cuore matto (Little Tony)

9 commenti:

PiEffe ha detto...

a versi rispondo con versi...

SCRI...... ha detto...

Tu leggi troppo un certo autore!
Bul hai visto che siamo stati invitati ad un matrimonio? La spennellata di giallo sul velo gliela dai tu?

Bulgakov ha detto...

Ho visto... io mi occupo dello sposo :)

Anonimo ha detto...

questa poesiola in quanto tempo l'hai pensata? :D

comunque sia complimenti per il nuovo taglio di capelli ;)

ah, scusami se sono un pò assente muddikino ma sono alle prese con lavori e traslochi.. tra un pò mi apro una ditta a che ci sono.

Bulgakov ha detto...

Bene devo giusto salire al secondo piano una scarpiera ed un frigorifero!

PiEffe ha detto...

sto anch io al secondo piano...senza ascensore...già che ci sei...già che sei pratico...

Bulgakov ha detto...

Fosse per me si potrebbe candidare pure il mio cane...

SCRI...... ha detto...

Bellissima idea, c'avevo già pensato, caro Walter ... ma anche no!

cicciosax ha detto...

Cmq, pure tu, a servire un gomitolo con le patate!