mercoledì 30 marzo 2011

Che fine ha fatto Susanna?




Ho pensato a lei stamattina.


"Uno" ho detto al barista, sventolando il mio scontrino da ottanta centesimi.


Il tizio vicino a me zappettava col cucchiaino dentro la tazzina, aspettando che lo zucchero di canna si sciogliesse.


Penso sia stato colpa del suo ritmo così cadenzato.


Ho iniziato a canticchiare:



"Susanna si fa i ricci, i ricci, i ricci


Susanna si fa i ricci, i ricci per ballar.


Ma quando fu al ballo nessuno, nessuno


ma quando fu al ballo, nessuno la invitò."



Noooooo, all'improvviso spunta questa litania da asilo nido, sepolta chissà dove nella mia testa.


Ed immagino Susanna davanti allo specchio, che ipoteca il suo futuro, spazzolando e arricciando.



"Soltanto un principino, piccino, piccino


soltanto un principino, piccino la invitò.


Al primo ballo una rosa, una rosa


al secondo ballo due rose, due rose


al terzo ballo tre rose le donò."



Ecco la state immaginando pure voi... ore ore a farsi sti boccoloni e dopo altrettante ore di tappezzeria chi si palesa davanti alla nostra disperata? Abdul, un pigmeo, che dopo averla intortata con frasi del tipo "Du sBosa me, io essere BrinciBe in mio Baese", prova a venderle una, due e tre rose, trafugate al camposanto.



"Suo padre alla finestra: Susanna, Susanna!


Suo padre alla finestra: Susanna, vieni qua!


No, no papà non vengo, non vengo, non vengo


no, no papà non vengo, non vengo in verità."



e qui i doppi sensi si sprecano.



"Ma quando fu a casa, legnate, legnate


ma quando fu a casa, legnate le donò.


Alla prima legnata un dente, un dente


alla seconda legnata due denti, due denti,


alla terza legnata tre denti le cascò."



cioè a me a sei anni mi facevano cantare episodi di violenza domestica da cronaca nera.



"Ecco il dottore che sale le scale:


mamma sto male, mamma sto male!


Ecco il dottore che bussa alla porta:


mamma son morta, mamma son morta!"



e qui io mi sono sempre immaginato sta povera Susanna, mezza morta, che si vede spuntare sto dottore tutto incavolato, perchè cinque minuti prima ha scoperto la figlia,intenta a fare all'amore sul comò insieme a tre civette. Roba che neanche nei sabba satanici!



"Ecco il dottore che fa la puntura:


mamma ho paura, mamma ho paura!


Ecco Pierino che gira la piazza:


mamma son pazza, mamma son pazza!"



Distrutta dalle cinghiate del padre, abbandonata nelle mani di Josef Mengele, che può fare, gioia mia?


Impazzisce!


E mentre si abbandona alla follia chi passa in piazza?


Alvaro Vitali!


"Col fischio o senza?"


"Mela, mela, banana e caffè"


Un bel pernacchione e...


... "ciao ciao" agli ultimi lampi di lucidità mentale di Susanna



"Ecco Pierino che porta l'anello:


mamma che bello, mamma che bello!


Dopo quaranta giorni Susanna guarì:


Viva gli sposi, viva gli sposi! "



ed io quest'ultima scena più o meno me la immagino così



Colonna sonora: Susanna (Adriano Celentano)


Nessun commento: