Non di tutte le sere, ma sicuramente di molte.
Una di quelle cose, che normalmente si fanno prima di andare a letto, quando non sei troppo stanco o non hai di meglio da fare.
Il tutto inizia con una tazza di latte freddo, allungato con liquore alla cannella: un mio sfizio personale.
Rubo un foglio alla mia epson styls 400, che non ne vuole sapere di andare in pensione, prendo un pennarello blu a punta fine e le scrivo una lettera.
Le prime lettere, lo ammetto, erano rabbiose. Ero offeso:
“Z”
“R”
“D”
“Q”
“T”
Ma presto divennero dolci:
“N”
“C”
“M”
“L”
E nostalgiche:
“F”
“G”
“P”
Le scrissi in tutte le lingue:
“X”
“K”
“W”
Le migliori, le più ispirate, gliele ho spedite, sperando che il suo indirizzo fosse sempre lo stesso.
Un giorno. dopo mesi, mi rispose: non aveva capito un’ “H”!
Continuai a scriverle lo stesso.
Colonna sonora: A (Francesco Salvi)
2 commenti:
E noi ti continueremo a leggere! ;D
sei un mito!
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